Belluzzo aveva il preciso compito di provvedere alla riforma della scuola post elementare, per modificarla in modo da renderla più vicina alle necessità di sviluppo economico dell’Italia; con la legge 7 gennaio 1929, n.8, soppresse i corsi integrativi di avviamento professionale, ed insieme alla scuola complementare, li fuse nella nuova scuola secondaria di avviamento al lavoro. Scopi, finalità di questa erano: prolungare l’insegnamento fino al completamento dell’obbligo, preparare i giovani ad un possibile lavoro, formare quei giovani che intendevano poi proseguire gli studi, nelle scuole agricole, commerciali o industriali.