Riporto in nota solo alcuni esempi: per le scritte pubbliche: Dec. Pref. 26 novembre 1922 ,n .21083 (Venezia Giulia) uso della lingua nelle scritte pubbliche che stabilisce la priorità della lingua italiana nei testi bilingui come cartelli, insegne, tariffe; RD 11 febbraio 1923, n.352, art.4 “Applicazione tassa sulle parole straniere delle insegne”; RDL 28 giugno 1938 n.1162 “Norme dirette alla difesa del prodotto italiano contro la illecita concorrenza del prodotto straniero”; RD 23 dicembre 1940, n. 2042 “Divieto nell’uso di parole straniere nelle intestazioni delle ditte e nelle varie forme pubblicitarie”. A tal fine venne costituita nel 1941 una Commissione per l’italianità della lingua, che produsse 15 elenchi di circa 1400 esotismi, suddivisi in 8 categorie, pubblicati sul “Bollettino”: Tollerati perché radicati nell’uso comune (bar) o perché avevano dato origine a derivati con suffissi italiani (golf- golfino); adattamenti grafici e morfo- fonetici (iogurt, giàz ); traduzione mediante calchi semantici (pellicola -film); traduzione mediante perifrasi (lavanda per capelli- shampoo); estensione dell’area semantica di termini preesistenti in italiano (rimessa-garage, carovana-roulotte); recupero termini popolareschi e dialettali; riesumazione termini medioevali e rinascimentali (nord-settentrione/ tramontana, sud –mezzogiorno/austro); neologismi formati secondo i principi della “glottotecnica” (investigatore-detective, campeggio- camping) , l’integrazione solo nei casi di: adattamenti grafici e morfo- fonetici; termine straniero poco familiare; per la toponomastica: RD 29 marzo 1923, n.800, determinava la lezione ufficiale dei nomi dei comuni e di altre località dei territori annessi con sostituzioni proposte da una Commissione istituita con RD 20 gennaio 1921 con il compito di proporre una toponomastica ufficiale per comuni, frazioni e altri luoghi abitati, suddvisa in due sotto commissioni:Venezia-Giulia; Trentino-Alto Adige; per l’onomastica: RDL 10 gennaio 1926, n.17 per l’Alto Adige; 31 maggio 1928, n.1367 per la Venezia Giulia; per gli uffici pubblici :RD 11 gennaio 1923, n.9. con cui si estendono alle nouve Province la legge ed il regolamento comunale e provinciale che prevede la obbligatoria conoscenza lingua italiana per l’ impiego di segretario comunale; RDL 15 ottobre 1925 n.1796 “Obbligo dell’uso della lingua italiana in tutti gli uffici giudiziari del Regno, salvo la città di Fiume”, per i locali pubblici (RD 5 dicembre1938, n.2172 “Denominazioni straniere locali di pubblico spettacolo”. Per quanto riguarda i provvedimenti normativi relativi alla scuola confronta il prossimo paragrafo di questo lavoro.