“scarsa sistematicità dei criteri su cui essa si basava e mostra che, nonostante il controllo del regime sugli strumenti culturali e sui mezzi di comunicazione, la campagna riuscì solo in minima parte nei suoi intenti proscrittivi e prescrittivi….motivate prevalentemente da considerazioni propagandistiche aventi lo scopo di accrescere il senso di compattezza nazionale necessario alla sempre maggiore centralizzazione operata dal regime ”. M. Cicioni, La campagna per ‘l’autarchia della lingua’ una ‘bonifica’ fallita, in G.C. Jocteau, P. Agosto, M. Chieregato, (a cura di), op. cit., p.93.