Ecco il parere dello stesso Gentile riportato in un’intervista da lui rilasciata al Corriere italiano il 17 gennaio 1924: “Domanda: In che senso Lei crede il Presidente abbia chiamato la sua riforma la più fascista di quelle fatte dal governo nazionale? Risposta: Perché essa è tutta ispirata ad un alto concetto dello Stato, supremo moderatore ed organizzatore della vita nazionale, ed è nello stesso tempo rispettosissima di ogni iniziativa particolare. E’ una riforma a un tempo vigorosamente conservatrice e coraggiosamente rivoluzionaria”. G. Gentile, Il fascismo al governo della scuola, Palermo, Sandron, 1924, p.252. Discorsi e interviste raccolti ed ordinati da Ferruccio E. Boffi.