La nuova organizzazione dell’amministrazione prevedeva fra l’altro, la nomina esclusivamente governativa di ogni membro, l’eliminazione di ogni residua autonomia universitaria, l’avocazione al ministro di modifiche relative a materie e a programmi di insegnamento. In questo senso De Vecchi predispone: l’epurazione di testi di autori stranieri, la lettura di opere e discorsi di Mussolini, lo studio dell’ordinamento corporativo e della dottrina fascista dello stato, la revisione dei programmi di storia, il controllo statale sui testi delle scuole medie.