G. Lombardo Radice, Lezioni di didattica..., op.cit., p.173. Ed ancora “Ma il dialetto non deve essere disprezzato: deve essere anzi gustato nelle sue manifestazioni più gentili ed artistiche (canti, novelle popolari, proverbi, ecc.) …Dato sfogo al dialetto l’esercizio dell’italiano non è disperso ma avvalorato ed arricchito” E. Codignola (a cura di), G.Lombardo Radice, Didattica viva. Problemi ed esperienze, Firenze, La Nuova Italia, 1951, cito dalla 7° ristampa 1969, p.59. La frase era inserita in una circolare ai direttori e ai maestri dell’Associazione per il Mezzogiorno, il 15 gennaio del 1925. |